Sotto riportati due articoli pubblicati su Cuneo Sette il 19 0ttobre 1999 ed il 18 aprile 2000.
“La piazza che non c’è”
Piazza XXI Aprile di Cuneo
era prevista nel 1935 e non realizzata
In una mia lettera al Direttore, apparsa su questo giornale il 19 ottobre 1999, mi ero permesso di muovere qualche critica, su come è stata realizzata Piazza Europa, e asserivo che era nata sbagliata, in quanto il lato est ha minore superficie rispetto al lato ovest, e non ha niente che ne favorisca l’utilizzo, e che dopo che è stata completata ….con la fontana…con l’area verde ….e con gli alberi è addirittura peggiorata così che questa zona così attrezzata sembra ancora più isolata e non godibile dalla Città.
La mia lettera finiva con una proposta provocatoria: riprogettare Piazza Europa rendendola un po’ simile a Piazza Galimberti, così che anche l’allestimento di avvenimenti, come quello della Festa Europea degli Autori, non diventi più un problema. Dopo la mia lettera, molte altre, apparse su vari giornali di Cuneo, hanno rilanciato il problema fino a quando in un bel dibattito sull’argomento, tenutosi in un salone del Palazzo della Provincia, presente il Sindaco e varie autorità, è stato chiarito, a tutti, che, in mancanza di soldi, Piazza Europa rimarrà più o meno come è adesso.
A questo punto, per pura curiosità, ho iniziato le mie ricerche, per sapere cosa era stato previsto e non realizzato nei vecchi piani regolatori della città di Cuneo.
Con un po’ di fortuna, sono riuscito a trovare, una pianta della Città di Cuneo scala 1:5000, pubblicata nel 1935 dalla casa editrice F.Apollonio & C di Cuneo.
Con mia grande sorpresa, la piazza, che avrei desiderato e che cercavo, era addirittura prevista e sarebbe stata più grande di Piazza Galimberti.
Questa nuova piazza avrebbe preso il nome “Piazza XXI aprile”, che poi come sappiamo, vuol ricordare il Natale di Roma, quindi, un nome in sintonia con il regime dell’epoca che esaltava la romanità. Ricordo che Piazza Galimberti ha le dimensioni di 215 per 110 metri, mentre quella prevista avrebbe avuto le dimensioni di 245 per 120 metri quasi il 20% in più !
Come si può notare, dallo stralcio planimetrico sotto riportato, la prevista Piazza avrebbe avuto inizio con Corso Santorre di Santarosa e sarebbe finita con il Corso Galileo Ferraris.
Purtroppo, è sotto gli occhi di tutti come sono finite le cose: Cuneo si trova con la Piazza Europa tanto discussa e non con la Piazza XXI Aprile.
Nel tempo, quindi, Cuneo ha disatteso, quei concetti urbanistici, che erano stati punti di riferimento dopo l’abbattimento delle fortificazioni, e che l’hanno resa bella e famosa.
Colgo l’occasione per ricordare che tutte le fortificazioni piemontesi, per l’art. 70 della convenzione di Alessandria del 15 giugno 1800, dovevano essere abbattute come conseguenza della vittoria di Napoleone Bonaparte a Marengo. L’ordine specifico di Napoleone per le fortificazioni di Cuneo fu emanato il 4 luglio 1800, la Municipalità di Cuneo il 18 luglio ne approvava l’abbattimento che ebbe inizio cinque giorni dopo. Ironia del destino il ridotto di Gesso, che era stato costruito per ultimo, fu demolito per primo ! A settembre del 1801, le fortificazioni erano ormai solo un ricordo. “Così quella famosa fortezza che già esisteva da centinaia d’anni venne ridotta in un mucchio di rottami nello spazio di 14 mesi.”
Chissà, cosa penserebbe oggi, quel bravo cronista, ed aggiungerei bravo storico di Cuneo, Camillo Fresia, che in uno dei suoi tanti libri scritti sulla sua Città così scriveva, nel 1935: “….la città nuova nacque, crebbe, si ampliò e continua e continuerà ad ampliarsi su quelle stesse linee di massima che guidarono la costruzione della città vecchia, con la quale andò a congiungersi in modo tanto razionale da quasi non lasciare scorgere il punto d’attacco e formando, delle due parti, un tutto organico e completo.
In analogia con la città vecchia, anche la nuova conta, in direzione nord-sud, un’ampia via centrale con portici d’ambo i lati; e vie longitudinali a quella parallele; ed altre che, ad angoli retti, incrociano l’arteria principale procedendo dritte, senza interruzioni, dal ciglio dell’una al ciglio dell’altra vallata.
Il concetto che informò la costruzione della città vecchia, venne seguito, ripetiamo, tale e quale dai costruttori della città nuova; con questa solo differenza a favore degli ultimi: che trovandosi essi liberi da quelle strettoie da cui era ostacolata l’opera dei costruttori antichi, poterono imprimere alla Cuneo moderna tutta l’armoniosa regolarità di linee desiderabile ed arricchirla, non soltanto alla periferia, ma anche all’interno, di ampli corsi alberati, di riposanti oasi verdeggianti e fiorite, di vaste piazze e di quant’altro può contribuire a procurare comodità attrattiva benessere”.
Da quando Camillo Fresia scriveva queste cose sono passati 65 anni.
Una tragica guerra, nel frattempo, ha contribuito non poco a lasciare molti sogni urbanistici nel cassetto e molte belle idee, che si potevano realizzare, non sono state portate a termine.
Mi rendo perfettamente conto che rammaricarsi adesso non serve a nulla; però, quello che è grave, che tuttora, si continua a progettate la Cuneo futura ignorando la cosa più bella che ha questa Città: i portici.
A questo sbaglio se ne aggiunge un altro, che è quello di continuare a non prevedere una nuova piazza, quando è ormai accertato, dopo l’esperienza fatta lo scorso anno con la festa Europea degli Autori, che Cuneo non dispone di alternative a Piazza Galimberti.
A questo punto lascio il lettore, che ha avuto fin qui la pazienza di seguirmi, ricordando quanto aveva scritto Camillo Fresia su Cuneo…”la città nuova nacque, crebbe, si ampliò e continua e continuerà ad ampliarsi su quelle stesse linee di massima che guidarono la costruzione della città vecchia…”.
Osservando come è stata realizzata Piazza Europa ed il “labirinto” di “Cuneo due” si capisce che è stato fatto l’esatto contrario, dando così un grosso dispiacere a tutti quelli che amano questa Città, me compreso s’intende!
Gennaro Russo
E-Mail gerusso@hotmail.com
Articolo pubblicato su Cuneo Sette il 10 ott 1999
Piazza Europa ….. piazza da Condominio
Sono note a tutti le vicissitudini che ha avuto Piazza Europa di Cuneo negli ultimi tempi a causa della “Festa Europea degli Autori “tenutasi, come è noto, dal 1 al 3 ottobre scorso.
Con una leggerezza, non consona ad una città come Cuneo, sono stati commessi degli errori di valutazione da parte di “alcuni” per realizzare quasi per forza una qualche cosa che andava contro il buon senso.
Si è speso scioccamente del denaro pubblico, forse per capriccio o testardaggine, con un solo risultato, cui non si potrà porre rimedio: aver creato i presupposti per mandare all’ospedale delle persone per gli incidenti stradali che si sono poi verificati.
Mi riferisco naturalmente allo stravolgimento del traffico come conseguenza della realizzazione dello stand-capannone in Piazza Europa. Ma tutto questo, ormai risaputo, mi serve per parlare della Piazza che Piazza non è in quanto, nata sbagliata, il lato est ha minore superficie rispetto al lato ovest, non ha niente che ne favorisca l’utilizzo. Dal mio punto di vista Piazza Europa, dopo che è stata completata ….con la fontana…con l’area verde ….e con gli alberi è addirittura peggiorata così che questa zona così attrezzata sembra ancora più isolata e non godibile dalla Città.
Quante volte ho parlato di Piazza Europa con il compianto amico giornalista del settimanale La Guida Giovanni Giraudo, per esortarlo a scrivere uno dei suoi soliti articoli pungenti su questo argomento. Tutte le volte ci lasciavamo con una mia solita frase che era provocatoria e che propongo come titolo di questa mia lettera: Piazza Europa ……piazza da condominio.
Provo a spiegare il perché. La parte della Piazza, lato ovest, o, se volete lato Stura è staccata dai palazzi da una insignificante stradina (otto passi scarsi) utilizzata per scarico merci e come scomodo posteggio di auto, verrebbe da pensare ad una zona per posteggio auto di chi abita appunto nei palazzi adiacenti, cioè una strada per condomini !! Dico questo in quanto pochi cittadini di Cuneo prendono in considerazione questa strada per transitarci o per posteggiare l’auto.
Gli alberi, proprio quelli tanto messi in discussione qualche anno orsono, spiace dirlo, non sono adatti ad una piazza di quelle dimensioni. Provate a sostare sotto gli stessi e noterete che tra aghi e polvere gialla dei pini la zona è infrequentabile.
Il lato est di Piazza Europa è chiaramente il più utilizzato dai Cittadini in quanto offre anche il maggior numero di servizi. Allora viene da chiedersi cosa fare per migliorare globalmente Piazza Europa.
Non sono un architetto ma un semplice cittadino di questa Città che sommessamente lancia una proposta provocatoria: riprogettare Piazza Europa rendendola un po’ simile a Piazza Galimberti, così che anche l’allestimento di avvenimenti come quello della Festa Europea degli Autori non diventi più un problema.
Considerando quanto sia costosa e quindi irrealizzabile la mia idea di rifare ex novo la piazza, mi accontenterei per il prossimo anno di vedere lo stand-capannone della Festa installato sopra la fontana e le due aree verdi in pratica tra le due fila di alberi di Piazza Europa, senza così scombussolare il traffico della Città.
Gennaro Russo